Quante volte il telegiornale apre con una notizia di
malasanità,quante volte si sentono notizie su morti dovute ad errori di dottori
oppure a condizioni pessime di igiene presenti in una certa struttura
ospedaliera. Praticamente si può benissimo dire che una notizia del genere è
presente almeno ogni due edizioni . E là dove il tg non mostra il suo servizio
c’è sempre un quotidiano che mette in risalto questo problema.
Entrando più nel dettaglio si è sentito di cose veramente
assurde che fanno venire i brividi: giovane che muore per una flebo di
cortisone,neonato morto a causa di somministrazione di latte per
endovena,sempre un neonato morto per inspiegabili ragioni dopo che la madre lo
aveva partorito,e poi ancora pazienti lasciati in attesa su barelle improvvisate
in luoghi fatiscenti. L’elenco sarebbe lunghissimo ma abbiamo voluto
raccogliere le situazioni più comuni. E l’attuale ministro della salute Renato
Balduzzi afferma che i cittadini abusano del pronto soccorso. Frase abbastanza
grave potremmo dire. Infatti, seppur è vero che tante persone per un piccolo
problema sono pronte a sostenere file interminabili non è certo questa comunque
la risposta ai problemi che affliggono la nostra sanità. Sempre il ministro
propone che un medico di famiglia sia disponibile sette giorni su sette,come a
sottolineare il fatto che meno venite in ospedale e meglio stiamo. Ma come, non
è un servizio pubblico quello dell’ospedale? Ogni cittadino ha il diritto di
usufruirne e spetta al buon senso di ognuno di noi capire quando è veramente il
momento di poter andare in una struttura pubblica sanitaria e quando invece
poterne fare a meno.
E cosa succede dopo ogni avvenimento di malasanità? Ecco qui
che iniziano inchieste e si istituiscono commissioni per verificare i motivi di
quel fatto grave e anche questo fa parte dell’ordinaria amministrazione. Alla
luce dei fatti possiamo dire che nel corso del tempo non è cambiato niente e
quindi anche le considerazioni dell’ex
ministro della salute Ferruccio Fazio sul fatto che il sistema italiano non fa
acqua ,che abbiamo una buona sanità e che siamo uno dei paesi più sicuri al
mondo sul fatto dei parti trovano il tempo che trovano. Allora vorremmo che queste parole vengano
dette a quei poveri genitori che hanno vissuto sulla propria pelle questo tipi
di drammi. Chissà cosa gli risponderebbero.
E in questo periodo in cui si parla di tagli alla spesa
pubblica non poteva certo mancare anche il discorso dei tagli alla sanità,ed
ecco che l’ennesima manifestazione figlia del governo Monti vede scendere in
piazza anche i “camici bianchi”. I dati dicono che la sanità pubblica è stata
privatizzata di trenta miliardi, venti ad opera del Governo Berlusconi, dieci
del Governo Monti. A questi tagli poi si sommano migliaia di posti letto in
meno negli ospedali e l’aumento dei ticket che comporteranno una paralisi nella
sanità. Il ministro Balduzzi critica molto questo aspetto dei tagli alla sanità
ma comunque elogia altre scelte proposte nella legge di stabilità. Così facendo
rimangono solo parole che se le porta via il vento quando invece ci sarebbe da
tramutarle in fatti. E come sempre il pensiero-azione è sempre stato l’anello
debole di molti.
Ad alimentare sempre più l’incendio interviene l’ex rettore
della Bocconi Guido Tabellini che invoca la privatizzazione totale della sanità,a
cui gli fa eco l’imprenditore Della Valle: privatizzare per alleggerire il
carico dello stato,ecco il loro piano. Privatizzare la sanità potrebbe portare
al rischio che imprenditori investano sulle regioni più ricche che possano
permettersi di pagare prima e meglio lasciando le regioni più povere alla
deriva. Bella prova di giustizia sociale!
Altro problema è la differenza netta che prevale tra chi è
assistito in intramoenia e chi invece decide di seguire la normali prassi per
l’assistenza sanitaria. Il paziente del primo caso paga di tasca sua,sceglie il
suo medico e riceve maggiori benefici,il paziente del secondo caso paga
tasse,viene fatto aspettare in lista d’attesa per mesi e non gode di alcun
beneficio. Questo ci fa capire che solo chi ha i soldi può godere in pieno di
tutti i servizi ed essere trattato meglio. Intramoenia è legge approvata con la
riforma Bindi nel 1999 e sottoscritta dall’attuale ministro della salute. Ma
quel’è il vero scopo-obiettivo di questa legge? Medici ospedalieri sottopagati
nel pubblico ma che si rifanno sul cittadino privato,medici che convogliano
pazienti nelle loro strutture private o addirittura effettuano visite private
dentro le strutture pubbliche. E la ciliegina sulla torta è rappresenta
dall’evasione fiscale che con l’intramoenia ha raggiunto livelli altissimi.
Ed in questo periodo di grave crisi politica,in cui i grandi
partiti continuano a promettere,c’è qualcuno che invece sta cercando di dare
una svolta a questo paese,si cerca di uscire fuori da questa politica
partitica,si cerca di più il contatto con i cittadini,cosa che ultimamente era
andata persa,si cerca di far capire alle prossime elezioni,comunali,regionali o
politiche che siano,che stavolta è il momento giusto per mandare a casa tutti e
far emergere la voglia di rivoluzione che da anni coviamo dentro.