Nel suo romanzo più celebre, “1984”, George Orwell metteva
in luce , forse per primo, l’aspetto più significativo del nuovo mondo che
nasceva all’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale: quello dello
spionaggio, del controllo metodico della vita degli esseri umani. Con
l’espressione divenuta famosissima, poi nei decenni, ”Big Brother is watching
you” sottolineava appunto come il governo centrale (il Grande Fratello, nel
romanzo, cioè un tiranno “buono” per la stampa mistificatrice, ma che nessuno
in realtà aveva mai visto e a cui tutti dovevano obbedire) controllava ogni
azione dei suoi cittadini decidendo loro il lavoro che dovevano svolgere, la
donna con la quale andare a letto, la casa in cui vivere. Un controllo che
eliminava ogni libertà.
Ovviamente Orwell (che scrisse
il romanzo nel 1948) ambiva a descrivere il mondo che si andava formando
esprimendo semplicemente le sue considerazioni politiche e sociali. A più di 60
anni dalla pubblicazione del romanzo, però, la storia continua a dargli
ragione.
Solo poche settimane fa,
infatti, il caso Snowden ha scioccato il mondo. Joseph Snowden è un informatico
statunitense, ex dipendente della CIA, che ha confessato alla stampa
internazionale (soprattutto tramite il “The Guardian”) come
la NSA (
National
Security Agency , l'organismo governativo degli
Stati Uniti d'America che, insieme alla CIA e all’FBI, si occupa della
sicurezza nazionale) controllasse segretamente alcuni profili privati dei
social network di cittadini americani ed europei, in quanto ritenuti ipotetiche
minacce di sovversione del sistema politico attuale. Ovviamente a testimonianza
della sua tesi son stati portati innumerevoli documenti, poi pubblicati sulle
pagine del quotidiano inglese.
Tutto ciò ha provocato,come da
prassi, le solite guerre burocratiche e legali del III Millennio che hanno pian
piano offuscato il vero messaggio di questa vicenda: i governi delle potenze
Occidentali democratiche spiano i propri cittadini. Alla faccia della Libertà di
pensiero e
di azione!
Snowden, che attualmente si
trova sotto “protezione” russa, è stato denunciato per furto di proprietà del
governo, comunicazione non autorizzata di informazioni della difesa nazionale e
la comunicazione volontaria di informazioni segrete con una persona non
autorizzata. A sua volta, il governo statunitense, che ha scatenato le ire
(ipocrite, perché forse di mezzo ci sono anche i servizi segreti di queste
nazioni) di alcuni governi europei (Francia e Germania su tutte), ignari di queste
azioni di spionaggio, è stato denunciato da alcune organizzazione di diritti
umani per violazione di dati personali (in realtà la denuncia è per ora contro
ignoti).
Un caso che ci fa tornare alla mente la vicenda di wikileaks
, l’ organizzazione internazionale
senza scopo di lucro che riceve in modo
anonimo, documenti coperti da segreto (segreto di stato, segreto militare, segreto industriale, segreto
bancario) e poi li carica sul proprio sito web.
La stessa organizzazione che aveva reso pubbliche le diavolerie dell’esercito
americano nei confronti di civili e soldati afgani, talebani e iracheni durante
le operazioni militari in Medio Oriente. La stessa organizzazione che aveva
reso pubblico al mondo l’incontro ad Arcore tra Berlusconi e Gianni Letta (uno
dei suoi collaboratori più illustri nonché zio di Enrico Letta, l’attuale
presidente del Consiglio dei Ministri, l’uomo “super partes” alla guida del
governo della “larghe intese”) in cui il leader del Popolo delle Libertà
avrebbe affermato di poter contare su alleati nell'opposizione tra cui
Pier Luigi Bersani per la riforma sulla
giustizia (vi ricorda qualcosa in questi giorni?). La stessa organizzazione che
è costata cara a Jean Paul Assange, caporedattore di Wikileaks, costretto
all’esilio politico in Ecuador dopo aver pubblicato semplici verità su questo
massonico e corrotto New World Order. (Per la cronaca Assange è stato anche
accusato di molestie e stupri sessuali, casi estranei e tutti da verificare sul
piano politico ma utili per infangare la sua persona).
Insomma un mondo di bugie controllato dall’occhio attento dei governi centrali.
Un mondo chiuso in se stesso che non si evolve ma che si cerca di difendere con
i metodi più meschini. Un mondo che inevitabilmente finisce per creare leggende
e “nuovi eroi” come per esempio Anonymus, l’organizzazione globale di singoli
hacker che agendo in modo coordinato e con un unico obiettivo riesce a
infiltrarsi nei siti di tutte le aziende, i ministeri o organizzazioni con
scopi non eticamente corretti, inviando messaggi politici inneggianti alla
“Rivoluzione “ e alla “Vendetta”.
Anonymus
è entrata nei siti di Equitalia
accusata di impiegare mesi,
spesso anni, per le più banali notifiche, facendo così lievitare a dismisura
gli interessi dovuti. È entrata nel sito del Vaticano per ben due volte, la
prima per denunciare “l’ attività di censura e di anti-progresso nei
confronti della medicina" e la seconda per sottolineare l’omertà di
alcuni alti prelati riguardo i casi di stupro e pedofilia che hanno visto
coinvolti molti esponenti della Santa Sede. Poi entra nei siti di Trenitalia e
di Vittorio Sgarbi per denunciare rispettivamente la soppressione di alcuni treni InterCity, a
discapito di migliaia di pendolari e lo spreco di denaro per la realizzazione
della TAV e le parole ritenute “mafiose” pronunciate dal critico d’arte in occasione di una
giornata del ricordo per i martiri della mafia.
Ma non
solo Anonymus denuncia pubblicamente il Gruppo Enel poiché si batte contro i
progetti idroelettrici in
Guatemala e in Cile che sconvolgerebbero il clima con enormi
ripercussioni globali e l'inondazione di 8000 ettari della
riserva naturale dell'Amazzonia. Il gruppo inoltre sottolinea che nel caso della Guatemala
i popoli della regione Ixil,
dopo continui conflitti con la multinazionale
italiana, hanno dovuto abbandonare le proprie terre. Anonymus entra nel sito
della Polizia di Stato e si diverte e curiosare tra le mail degli altri
ufficiali italiani. Anonymus, infine, entrando in più di 700 siti istituzionali
israeliani
protesta
contro l'esercito di Tel Aviv che sferra
quotidianamente nuove offensive contro il popolo palestinese. Durante gli
attacchi è stato cancellato il database del Ministero degli Esteri.
Un mondo
telematico, dunque, che crea “militanti politici invisibili”, nati
semplicemente da un istinto reazionario contro i progetti di spionaggio e di
dominio del mondo. “Militanti politici invisibili” che non si schierano in
prima fila mettendoci la faccia ma che nonostante tutto offrono comunque
l’occasione per riflettere sulle atrocità di questa civiltà Occidentale.
“Militanti Politici Invisibili” che forse andrebbero uniti a quelli che già
costruiscono sulle macerie della strada
per creare una sinergia tale da rovesciare questo Invisibile Nuovo
Ordine Mondiale che certamente adesso ci sta osservando.