Nel numero corrente di Settembre-Ottobre “Il Maestrale”
inaugura una nuova rubrica contenente le interviste fatte ai responsabili delle
realtà politiche estere più vicine alla nostra comunità militante. Gruppi politici che
si battono per la difesa della propria identità nazionale contro la
massificazione Occidentale, che si battono per la sovranità economica e
politica contro l’usura e la speculazione internazionale, che si battono per
una nuova concezione di Patria distinta dai confini geografici. E poi che
credono nel principio dell’autodeterminazione dei popoli, nel lavoro come
soggetto e non oggetto dell’economia, nella famiglia naturale come cardine principale
della società, nella lotta all’immigrazione clandestina che oggi assume sempre
più i connotati di una vera e propria “tratta degli schiavi” .
Abbiamo cominciato intervistando Victor Catellanos, militante del “Movimiento Social Republicano” e responsabile della "Liga Joven” , che si
è subito reso disponibile a rispondere alle nostre domande, atte a conoscere
meglio le loro origini e le loro attività. Lo ringraziamo già da ora per l’esaustività
delle sue risposte. Di seguito l’intervista integrale:
Ciao
Victor, ti chiediamo subito una breve introduzione sul “Movimiento Social Republicano” e “Liga Joven”:
Ciao Ragazzi, vi ringrazio per l’intervista
che ci avete concesso vista la possibilità di farci conoscere anche in Italia. È
un piacere rispondere alle vostre domande. Allora, viste le necessità di
riformare il nazionalismo spagnolo, che era incentrato su posizioni immobiliste e nostalgiche del
passato, sorge la necessità politica di dare un nuovo impulso per attualizzare
il messaggio. L' MSR è un partito politico che iniziò il suo cammino nell'anno
2000 da parte di giovane gruppo di militanti che voleva unire gli sforzi per
proporre una vera alternativa politica e rinnovata ai cittadini spagnoli,
possibile, sincera e vicina al popolo. La “Liga Joven”, invece, nasce qualche
anno fa in seguito all'inquietudine di un gruppo di giovani studenti, stanchi
di vedere come il proprio futuro fosse ogni giorno più oscuro, e decidendo di
fare un passo avanti e prendere lo stendardo della lotta studentesca e
giovanile.
Perfetto.
Quali sono state le vostre azioni principali e perché adesso la scelta delle
occupazioni?
Per la prima volta in Spagna negli ultimi
anni si decide di partecipare e unirsi a proteste sociali e studentesche che
erano riservate solo a organizzazioni di estrema sinistra. Restituendo una
coscienza sociale a un nazionalismo addormentato che fino ad allora si
mobilizzava solo contro l'aborto o il terrorismo. Per quaranta anni le
organizzazioni patriottiche hanno vissuto fronteggiate e ossessionate da un
elettoralismo autodistruttivo, mentre la sinistra è andata prendendo la strada
quartiere per quartiere, noi le abbiamo ceduto stupidamente questo spazio. Ispirati
da movimenti come CasaPound Italia, si decide di adottarle ai nostri
quartieri,dimostrando che con misure audaci e temerarie si è riuscito a
entusiasmare e a far conoscere un programma politico e sociale diverso. Questa
rottura per uscire dalla marginalità e dalla negligenza non è stata per niente
facile, voleva dire far fronte tanto alla violenza antifascista, quanto a forti
sanzioni di giudici, polizia e delle costanti campagne infamatorie da parte dei
media. Pero gli stupendi risultati ottenuti ci hanno fatto apprezzare e fatto
conoscere un discorso che fino ad allora era riservato solo ad i grandi
partiti. I mass media quanto più diffamavano e mentivano, più promovevano il
nostro progetto . Finirono per posizionare tutti gli indignati con le
istituzioni alla nostra causa, mentre l'estrema sinistra si posizionava senza
saperlo con il proprio Stato che diceva di odiare. Non solo si è riusciti ad
uscire dalla marginalità al quale ci aveva condannato il sistema, ma anche a
unire tutte le organizzazioni patriottiche fino ad allora combattute,
restituendo l'entusiasmo a tanti camerati di trenta e quaranta anni che avevano
smesso di militare stanchi dei costanti fallimenti elettorali.
Invece, per quanto riguarda i vostri progetti per la politica nazionale?
Riconquistare la strada, costruire una base
sociale forte nella quale siamo carenti e che perdemmo per delle circostanze
storiche del passato. Scommettiamo sulla mobilizzazione e l'attivismo sociale
di rottura e d’avanguardia, che apra nuovi fronti e che cerchi una battaglia
ideologica contro il sistema in tutti i suoi campi, creando comunità attraverso
una solidarietà attiva, costruendo una società dentro la società individualista
e senza valori. Perciò diventa necessario un partito strutturato e gerarchico
che faccia da leader e apporti un messaggio dottrinario che sia portabandiera
di un movimento tanto ampio e eterogeneo.
E cosa
ne pensate degli ultimi avvenimenti di politica estera e qual è la vostra
linea?
Siamo totalmente contro il Wahabismo
Salafista della dittatura dell'Arabia Saudita e del Qatar che servono solo al
progetto dell'imperialismo americano sionista che vuole solo dividere i popoli
arabi fratturando la convivenza religiosa e politica per soddisfare i suoi
benefici. È molto curioso che il fondamentalismo islamico sorga solo in zone
ricche di importanti risorse energetiche come in Algeria, Libia Nigeria Siria o
Iraq, come lo stesso accade in occidente con l'indottrinamento in Europa della
dittatura tecnocrate che propone una doppia morale di condannare da un lato i
governi legittimi di Siria e Palestina mentre appoggia la politica di Israele e
EE.UU che sono gli unici responsabili di violenze dirette a destabilizzare
diverse zone per mantenere la sua egemonia politica ed economica mediante la
forza.
Che tipo di rapporti
avete instaurato con le altre forze politiche spagnole?
Nel mondo di rovine in cui viviamo in cui a
farla da padrona è la dittatura del denaro si sente la necessità di una
rivoluzione che non coinvolga solo la destra e la sinistra. Tutte le
organizzazioni che aspirano ad essere rivoluzionarie necessitano di una
dottrina avanguardista critica e di "rottura" che non si deve
confondere con le parole "ultra" e "radicale" come una
parte dell'estrema sinistra e dell'estrema destra credono. Si deve trasmettere
gradualmente una coscienza sociale e nazionale a tutti i settori dissidenti con
il sistema. In Spagna come in Portogallo abbiamo una politica distinta, che non
si può paragonare a nessuno stereotipo o cliché, quindi dobbiamo offrire una
terza via alternativa che non è la sinistra o la destra liberale.
Ultima domanda: I vostri
riferimenti politici in Italia? Avete in mente di collaborare con qualche
gruppo italiano per battaglie comuni?
Senza alcun dubbio il nostro referente
ideologico è Casapound, non solo perchè rappresenta valori estremamente
positivi ma per il suo attivismo dinamico e creativo, molto costruttivo che non
ha nulla a che vedere con posizioni populiste (per esempio sul tema
immigrazione), ma abbraccia più questioni molto rilevanti che gli pone di
fronte il sistema ( vero problema dell'attuale crisi mondiale). Per quella che
è una società tanto globalizzata e internazionalista come l'attuale, sarebbe
molto interessante coordinare delle campagne su molti temi che passano
attraverso Bruxelles e Washington dove i mercati vogliono privarci della libera
volontà dei nostri popoli.
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