Politica interna,politica estera Il cuore pulsante di
una nazione. Tutto quello che avviene entro i confini di uno Stato rimbalza
all’esterno e tutto quello che si fa al di fuori ritorna al mittente,una sorta
di specchio che riflette in entrambe le direzioni il comportamento di una
nazione,il famoso principio di azione-reazione molto caro ai fisici ma che
trova applicazione in tutti i campi. Una nazione forte comanda sul proprio
territorio e si fa valere anche fuori le proprie mura guadagnando il rispetto
delle altre nazioni. Quando valgono entrambe le condizioni possiamo dire che si
è raggiunti uno status di stato sovrano. Ma non sempre però è facile
guadagnarsi questo appellativo e il più delle volte le parole surclassano i
fatti quando invece dovrebbe essere il contrario.
Analizzando il nostro Paese ci si accorge che ci
sono problemi soprattutto in politica estera. È di questo periodo la notizia
della cattura da parte di autorità indiane di due Marò italiani accusati di
aver ucciso due pescatori del Kerala,stato meridionale dell’India. In quella
zona sono frequenti gli attacchi di pirati verso navi che transitano in quelle
acque e niente esclude che i nostri militari abbiano sparato al peschereccio su
cui si trovavano i due pescatori,proprio come rivelano fonti indiane. Però,l’ulteriore
presenza di una nave greca che ha anche diffuso la notizia di un tentativo di
abbordaggio da parte di pirati,sta a sottolineare che la ricostruzione
dell’incidente non è cosi banale come sembra e che quindi,secondo la tesi
italiana,i colpi esplosi possono essere partiti da qualche altra nave presente
sul posto. L’Italia ha chiesto che venga fatta l’autopsia sul corpo dei
pescatori per capire il calibro usato nell’uccisione ma l’India ha respinto la
richiesta. Ora tralasciando inizialmente il fatto se i due militari abbiano
sbagliato oppure no resta il fatto che l’episodio è avvenuto in acque
internazionali e quindi la giurisdizione del caso dovrebbe essere affidata al
nostro Paese ma ad oggi i due Marò sono ancora in territorio indiano e i tempi
per cercare di rimpatriarli si allungano,condizionati anche dal fatto che in
quel periodo ci sono state le elezioni politiche amministrative nel Kerala e
che ciò abbia contribuito ulteriormente ad allungare i tempi. Ma come è
possibile che non si riesca a portarli e giudicarli nel nostro Stato? A parti
inverse sicuramente i fatti sarebbero andati diversamente visto che la
giurisdizione indiana è molto più rigida e severa. Ma chi salvaguarda i diritti
dei nostri Marò? La risposta sicuramente sta in un’altra domanda: e se invece i
due catturati fossero stati ricchi,disonesti e famosi? A voi la risposta,con un
piccolo aiuto,in India avviene che anche i diritti di alcuni poveri pescatori
sono difesi dalle istituzioni mentre le nostre forze di stato maggiore della
difesa non riescono a difendere i diritti di due militari con passaporto
diplomatico.
Vi ricordate il fatto successo nel Cermis? In quel
caso un aereo militare statunitense decollato dalla base aerea di Aviano per un
volo di addestramento tranciò i cavi della funivia facendo cadere la cabina con
a bordo venti persone provocandone la morte. L’Italia richiese di processare i quattro marines responsabili in Italia, ma
alla fine la giurisdizione sul caso spettò agli Stati Uniti. A conclusione di
ciò soltanto due dei quattro marines vennero processati e per di più vennero
anche prosciolti dall’accusa di omicidio colposo. Come si dice: dopo il danno
anche la beffa!
Gli esempi
sono quelli che colpiscono di più,e allora spostiamoci in Africa,precisamente
in Nigeria. Un nostro connazionale e un cittadino inglese vengono rapiti da un
gruppo estremista islamico. Gli stati coinvolti sono ovviamente l’Italia e
l’Inghilterra ma succede che sia quest’ultima ad organizzare il blitz per
tentare di liberarli e che purtroppo finisce in tragedia con l’uccisione dei
due uomini. Più che blitz si può proprio parlare di una vera e propria
operazione militare in pieno giorno che ha visto la partecipazione di decine di
uomini. Nessun avvertimento al nostro Paese,nessun preavviso ma solamente una
libera iniziativa inglese senza sentire cosa ne pensasse l’Italia. Bella
politica estera,si nota benissimo che l’Italia ha un peso importante fuori dai
propri confini!!
Ma forse
questa non politica estera è figlia dei nostri giorni? Direi proprio di
no,perché la nota vicenda Cesare Battisti non è proprio attuale ma a renderla
“omologata” alla condotta in politica estera da parte dell’Italia ci vuole ben
poco. L’ex leader dei proletari armati del comunismo,condannato dall’Italia per
quattro ergastoli,evaso dal carcere,scappato in Francia,Messico e poi in
Brasile,non ha mai più messo piede in Italia per essere processato. È
sempre stata negata l’estradizione in Italia e gli è stato “consegnato” lo
status di rifugiato politico sostenendo che in Italia sarebbe stato oggetto di
persecuzione.
Come si
può notare dagli esempi citati sopra,non sembra che l’Italia abbia un peso
significante in politica estera. Aggiungiamoci poi che l’Italia ha sul suo
territorio basi militari in cui lavora gente di nazionalità estera e molte cose
che succedono in queste basi sono sconosciute anche alle nostre autorità.
Sappiamo che uno stato per essere sovrano deve essere in grado di avere
capacità di giurisdizione all’interno dei propri confini. Ma allora possiamo
considerare il nostro Paese tale? Si può considerare sovrano un Paese in cui
chi governa non è stato eletto dal popolo? E si può considerare sovrano un
Paese governato dalle banche in cui la banca centrale europea ha il potere di
gestire l’economia di intere nazioni? Le risposte le lasciamo a voi,a rigor di
logica siamo ancora in grado di esprimere una nostra opinione,ancora non siamo
arrivati a manipolare le menti umane.
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