giovedì 1 novembre 2012

La MalaSanità e l’incubo Privatizzazione

Quante volte il telegiornale apre con una notizia di malasanità,quante volte si sentono notizie su morti dovute ad errori di dottori oppure a condizioni pessime di igiene presenti in una certa struttura ospedaliera. Praticamente si può benissimo dire che una notizia del genere è presente almeno ogni due edizioni . E là dove il tg non mostra il suo servizio c’è sempre un quotidiano che mette in risalto questo problema.
Entrando più nel dettaglio si è sentito di cose veramente assurde che fanno venire i brividi: giovane che muore per una flebo di cortisone,neonato morto a causa di somministrazione di latte per endovena,sempre un neonato morto per inspiegabili ragioni dopo che la madre lo aveva partorito,e poi ancora pazienti lasciati in attesa su barelle improvvisate in luoghi fatiscenti. L’elenco sarebbe lunghissimo ma abbiamo voluto raccogliere le situazioni più comuni. E l’attuale ministro della salute Renato Balduzzi afferma che i cittadini abusano del pronto soccorso. Frase abbastanza grave potremmo dire. Infatti, seppur è vero che tante persone per un piccolo problema sono pronte a sostenere file interminabili non è certo questa comunque la risposta ai problemi che affliggono la nostra sanità. Sempre il ministro propone che un medico di famiglia sia disponibile sette giorni su sette,come a sottolineare il fatto che meno venite in ospedale e meglio stiamo. Ma come, non è un servizio pubblico quello dell’ospedale? Ogni cittadino ha il diritto di usufruirne e spetta al buon senso di ognuno di noi capire quando è veramente il momento di poter andare in una struttura pubblica sanitaria e quando invece poterne fare a meno.
E cosa succede dopo ogni avvenimento di malasanità? Ecco qui che iniziano inchieste e si istituiscono commissioni per verificare i motivi di quel fatto grave e anche questo fa parte dell’ordinaria amministrazione. Alla luce dei fatti possiamo dire che nel corso del tempo non è cambiato niente e quindi anche le considerazioni  dell’ex ministro della salute Ferruccio Fazio sul fatto che il sistema italiano non fa acqua ,che abbiamo una buona sanità e che siamo uno dei paesi più sicuri al mondo sul fatto dei parti trovano il tempo che trovano.  Allora vorremmo che queste parole vengano dette a quei poveri genitori che hanno vissuto sulla propria pelle questo tipi di drammi. Chissà cosa gli risponderebbero.
E in questo periodo in cui si parla di tagli alla spesa pubblica non poteva certo mancare anche il discorso dei tagli alla sanità,ed ecco che l’ennesima manifestazione figlia del governo Monti vede scendere in piazza anche i “camici bianchi”. I dati dicono che la sanità pubblica è stata privatizzata di trenta miliardi, venti ad opera del Governo Berlusconi, dieci del Governo Monti. A questi tagli poi si sommano migliaia di posti letto in meno negli ospedali e l’aumento dei ticket che comporteranno una paralisi nella sanità. Il ministro Balduzzi critica molto questo aspetto dei tagli alla sanità ma comunque elogia altre scelte proposte nella legge di stabilità. Così facendo rimangono solo parole che se le porta via il vento quando invece ci sarebbe da tramutarle in fatti. E come sempre il pensiero-azione è sempre stato l’anello debole di molti.
Ad alimentare sempre più l’incendio interviene l’ex rettore della Bocconi Guido Tabellini che invoca la privatizzazione totale della sanità,a cui gli fa eco l’imprenditore Della Valle: privatizzare per alleggerire il carico dello stato,ecco il loro piano. Privatizzare la sanità potrebbe portare al rischio che imprenditori investano sulle regioni più ricche che possano permettersi di pagare prima e meglio lasciando le regioni più povere alla deriva. Bella prova di giustizia sociale!
Altro problema è la differenza netta che prevale tra chi è assistito in intramoenia e chi invece decide di seguire la normali prassi per l’assistenza sanitaria. Il paziente del primo caso paga di tasca sua,sceglie il suo medico e riceve maggiori benefici,il paziente del secondo caso paga tasse,viene fatto aspettare in lista d’attesa per mesi e non gode di alcun beneficio. Questo ci fa capire che solo chi ha i soldi può godere in pieno di tutti i servizi ed essere trattato meglio. Intramoenia è legge approvata con la riforma Bindi nel 1999 e sottoscritta dall’attuale ministro della salute. Ma quel’è il vero scopo-obiettivo di questa legge? Medici ospedalieri sottopagati nel pubblico ma che si rifanno sul cittadino privato,medici che convogliano pazienti nelle loro strutture private o addirittura effettuano visite private dentro le strutture pubbliche. E la ciliegina sulla torta è rappresenta dall’evasione fiscale che con l’intramoenia ha raggiunto livelli altissimi.
Ed in questo periodo di grave crisi politica,in cui i grandi partiti continuano a promettere,c’è qualcuno che invece sta cercando di dare una svolta a questo paese,si cerca di uscire fuori da questa politica partitica,si cerca di più il contatto con i cittadini,cosa che ultimamente era andata persa,si cerca di far capire alle prossime elezioni,comunali,regionali o politiche che siano,che stavolta è il momento giusto per mandare a casa tutti e far emergere la voglia di rivoluzione che da anni coviamo dentro.