mercoledì 21 agosto 2013

La denuncia di cui nessuno parla

Nell'Aprile del 2012 l'avvocato Paola Musu ha sporto formale denuncia, presso la Procura della Repubblica di Cagliari, contro il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l'allora Presidente del Consiglio Mario Monti, i Ministri di quel Governo ed i Parlamentari che votarono la fiducia allo stesso, per i reati di cui agl'articoli: 241 c.p. Attentato contro integrità, indipendenza, unità dello Stato Italiano; 270 c.p. Associazioni sovversive; 283 c.p. Attentato contro la Costituzione dello Stato Italiano; 287 c.p. Usurpazione di potere politico; 289 c.p. Attentato contro gli organi costituzionali; 294 c.p. Attentato contro i diritti del cittadino; 304 c.p. Cospirazione politica mediante accordo; 305 c.p. Cospirazione politica mediante associazione.


L'avvocato denunciava nel 2012 come da molti anni oramai i processi socio-economici con l'avallo di una politica compiacente abbiano messo in condizione l'Italia di venire privata di una sovranità che la Costituzione stessa all'art. 1 attribuisce al popolo e che pone la disciplina di principio volta a definire la nostra come una repubblica democratica. Elementi imprescindibili della sovranità di un popolo sono la sovranità monetaria, economica e fiscale mediante la quale uno Stato imprime la propria influenza nel territorio che da esso viene controllato. Controllato da chi ? Dal suo stesso popolo che delega dei soggetti politici che dovrebbero agire “per conto del popolo” entro i limiti stabiliti dall'ordinamento e in primis dalla Costituzione stessa che tra tutte le fonti normative occupa il primo posto, imponendosi come disciplina guida di chi fa le leggi e di chi amministra lo Stato stesso. Ed in relazione alla sovranità che “appartiene al popolo” l'art. 11 della Costituzione cita:”L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”. L'art.11 della Costituzione trova un limite invalicabile che è quello dell'art.1 della Cost. Limite il quale a seguito dei numerosi processi di trasformazione, anche recenti, a cui l'Unione Europea è pervenuta mediante le forme previste per la realizzazione di accordi e trattati tra Stati membri, è stata consegnata la “Sovranità del popolo italiano” in materia di politica economica, fiscale e monetaria ad organismi esterni alla Repubblica quali la BCE, la SEBC, la Commissione. Organismi, quelli appena citati (e potremmo nominarne altri) a struttura prettamente oligarchica e privi di alcun fondamento democratico e repubblicano, ma ancora peggio senza che il popolo vi abbia mai manifestato espresso e formale consenso.

 
In Italia tale vicenda è culminata, denunciava (e non è mai stata la sola) l'avv. Paola Musu ed altri “tecnici” che ad essa si sono aggregati, con la destituzione del passato governo presieduto da Berlusconi in maniera non solo atipica ma oltremodo distante da quanto previsto dal nostro ordinamento e, ovviamente non in ultimo, dall'articolo 94 della Costituzione stessa con la composizione di un nuovo Governo di “transizione” guidato da un soggetto comunque legato a tutte quelle strutture oligarchiche precedentemente citate e ad altre, di cui tutti conoscono la matrice. Questa denuncia risale a più di un anno fa.


Ovviamente questa iniziativa fu taciuta dai mezzi d'informazione ordinari e probabilmente incamerata nei polverosi meandri della Procura di Cagliari, tra i numerosi archivi della stessa. Il silenzio a cui siamo abituati ha colpito ancora, in sostanza, noi de “Il Maestrale” la rilanciamo, affinché le parole di questo avvocato ed anche il suo coraggio non sia dimenticato ma fornisca un adeguato spunto di riflessione da parte di tutti i lettori del blog. Il tema della sovranità, barbaramente sottratta al popolo italiano rimane sempre e profondamente attuale, anche adesso che cambiano i nomi, i processi attivati da anni oramai e palesatesi in maniera così evidente soltanto nell'ultimo periodo sono figli di quelli recentemente trascorsi che rendono il nostro paese sempre più povero, in favore di una gruppo di potere che bene si nasconde tra i lustrini dei palazzi che un tempo servivano per rendere grande un Paese e con esso il suo popolo.
 

martedì 13 agosto 2013

Vivisezione: Non Chiamiamola Medicina Ma Falsa Scienza

Per vivisezione, secondo la definizione dell’enciclopedia “Treccani”, si intende qualsiasi operazione su animali vivi,svegli o in anestesia,PRIVA DI FINALITA’ TERAPEUTICHE ma tendente a promuovere, attraverso il metodo sperimentale, lo sviluppo delle scienze biologiche, o a integrare l’attività didattica o l’addestramento a particolari tecniche chirurgiche, o, più raramente, a fornire responsi diagnostici .

Molti affermano che "la vivisezione non esiste più". O non sanno di cosa parlano, o sono in malafede. "Vivisezione" non è solo il sezionare la rana viva, o gli atroci esperimenti del passato in cui i cani venivano legati con cinghie a una tavola e poi sezionati. Oggi la vivisezione è ben altro. Molto peggio.
Ogni anno, solo in Italia, più di 974.000 animali  vengono utilizzati per prove di laboratorio. Queste prove forniscono risultati inapplicabili all'uomo e di conseguenza, oltre ad essere inutili, hanno di frequente fermato l'impiego di sostanze a noi preziose, così come hanno causato infiniti danni farmacologici.
Gli animali vengono avvelenati, ustionati, accecati, mutilati, obbligati ad ingerire sostanze di ogni genere come i pesticidi; vengono privati dei genitori per test psicologici, irradiati con raggi di ogni tipo, cosparsi di "biocidi" ovvero insetticidi, disinfettanti, conservanti, resi dipendenti da droghe, uccisi con virus e gas a scopo bellico. E L'anestesia? Non è obbligatoria. 

Il vero scopo di questa pratica sembra essere in realtà il favoreggiamento di carriere scientifiche, basate sul numero di "pubblicazioni" prodotte, ma il più delle volte sono interessi commerciali o ancora per continuare ad incassare aiuti pubblici e privati destinati alla ricerca anche da generose raccolte fondi. E’ uno strumento per mettere sul mercato numerose specialità farmaceutiche, in gran parte inutili (oltre 13.000 nel nostro Servizio Sanitario, mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità ne considera necessarie solo 400!): essa fornisce ai produttori, oltre ad una eventuale tutela giuridica, la possibilità di selezionare la risposta variando la specie animale o le condizioni dell'esperimento.


Inoltre, la sperimentazione sugli animali, la cui visione "meccanicista" dell'essere vivente consente di vedere nella cavia un modello da laboratorio, per l'uomo ha portato la medicina moderna a trascurare la sofferenza, anche quella del malato, ed a fare di quest'ultimo, in primo luogo, un consumatore di farmaci. Con il risultato che le resistenze agli antibiotici aumentano e le nuove malattie avanzano; che la prevenzione è stata dimenticata; che anche se si è allungata l'aspettativa di vita, non ne è certo migliorata in proporzione la qualità. Ma per la crescita dell'industria della "salute" è necessario il nostro stato di malattia...

Chi pratica queste torture? Industrie chimiche, farmaceutiche, laboratori ospedalieri, istituti pubblici ed università. Il decreto legislativo 116 del 1992, che regolamenta la sperimentazione animale ed impone ai laboratori l'obbligo della registrazione, ha rivelato l'esistenza in Italia di oltre 500 centri di sperimentazione ufficialmente dichiarati. Ma questo si è potuto sapere solo dopo un ricorso al TAR, vinto dalla LAV contro il Ministero della Sanità che negava l'accesso ai dati. 
Questa è la vivisezione. Chi la pratica, preferisce chiamarla "sperimentazione animale" o "ricerca in vivo", ma rimane, secondo la definizione del dizionario, "vivisezione”. E tutto questo, non solo senza alcuna necessità ma soprattutto senza alcuna utilità.
Il paradosso più assurdo è che esistono già metodi alternativi  , come lo sviluppo di colture in vitro di cellule e tessuti, di rilevazioni microscopiche, di sistemi molecolari, di simulazioni virtuali e di manichini computerizzati.
Già non si utilizzano più animali per test di impatto automobilistico e di gravidanza; molte aziende cosmetiche hanno indirizzato le loro ricerche in altre direzioni e gli Istituti Nazionali di Ricerca come il CNR e l'Istituto Superiore di Sanità ospitano laboratori di ricerca senza animali. Questo però purtroppo non fa il gioco dei potenti.
L’unico modo quindi per sensibilizzare la popolazione riguardo questo scempio quotidiano è farle conoscere quale e quanta sofferenza crei questo tipo di sperimentazione e soprattutto che esistono alternative più che valide: dobbiamo rendere i cittadini consapevoli di ciò che accade in quei ‘laboratori’ e liberarli dal meschino ricatto morale promosso dai sedicenti baroni della medicina, i quali, foraggiati dai cospicui finanziamenti delle industrie farmaceutiche, arrivano a chiamare cinicamente in causa la salute dei nostri cari, specie dei bambini, pur di giustificare una pratica inutile e crudele.

NON CHIAMIAMOLA MEDICINA MA FALSA SCIENZA!


domenica 4 agosto 2013

New World Order Is Watching You

Nel suo romanzo più celebre, “1984”, George Orwell metteva in luce , forse per primo, l’aspetto più significativo del nuovo mondo che nasceva all’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale: quello dello spionaggio, del controllo metodico della vita degli esseri umani. Con l’espressione divenuta famosissima, poi nei decenni, ”Big Brother is watching you” sottolineava appunto come il governo centrale (il Grande Fratello, nel romanzo, cioè un tiranno “buono” per la stampa mistificatrice, ma che nessuno in realtà aveva mai visto e a cui tutti dovevano obbedire) controllava ogni azione dei suoi cittadini decidendo loro il lavoro che dovevano svolgere, la donna con la quale andare a letto, la casa in cui vivere. Un controllo che eliminava ogni libertà.

Ovviamente Orwell (che scrisse il romanzo nel 1948) ambiva a descrivere il mondo che si andava formando esprimendo semplicemente le sue considerazioni politiche e sociali. A più di 60 anni dalla pubblicazione del romanzo, però, la storia continua a dargli ragione.
Solo poche settimane fa, infatti, il caso Snowden ha scioccato il mondo. Joseph Snowden è un informatico statunitense, ex dipendente della CIA, che ha confessato alla stampa internazionale (soprattutto tramite il “The Guardian”) come la NSA  (National Security Agency , l'organismo governativo degli Stati Uniti d'America che, insieme alla CIA e all’FBI, si occupa della sicurezza nazionale) controllasse segretamente alcuni profili privati dei social network di cittadini americani ed europei, in quanto ritenuti ipotetiche minacce di sovversione del sistema politico attuale. Ovviamente a testimonianza della sua tesi son stati portati innumerevoli documenti, poi pubblicati sulle pagine del quotidiano inglese.
Tutto ciò ha provocato,come da prassi, le solite guerre burocratiche e legali del III Millennio che hanno pian piano offuscato il vero messaggio di questa vicenda: i governi delle potenze Occidentali democratiche spiano i propri cittadini. Alla faccia della Libertà di pensiero e  di azione!
Snowden, che attualmente si trova sotto “protezione” russa, è stato denunciato per furto di proprietà del governo, comunicazione non autorizzata di informazioni della difesa nazionale e la comunicazione volontaria di informazioni segrete con una persona non autorizzata. A sua volta, il governo statunitense, che ha scatenato le ire (ipocrite, perché forse di mezzo ci sono anche i servizi segreti di queste nazioni) di alcuni governi europei (Francia e Germania su tutte), ignari di queste azioni di spionaggio, è stato denunciato da alcune organizzazione di diritti umani per violazione di dati personali (in realtà la denuncia è per ora contro ignoti).
Un caso che ci fa tornare alla mente la vicenda di wikileaks , l’ organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo, documenti coperti da segreto (segreto di stato, segreto militare, segreto industriale, segreto bancario) e poi li carica sul proprio sito web. La stessa organizzazione che aveva reso pubbliche le diavolerie dell’esercito americano nei confronti di civili e soldati afgani, talebani e iracheni durante le operazioni militari in Medio Oriente. La stessa organizzazione che aveva reso pubblico al mondo l’incontro ad Arcore tra Berlusconi e Gianni Letta (uno dei suoi collaboratori più illustri nonché zio di Enrico Letta, l’attuale presidente del Consiglio dei Ministri, l’uomo “super partes” alla guida del governo della “larghe intese”) in cui il leader del Popolo delle Libertà avrebbe affermato di poter contare su alleati nell'opposizione tra cui Pier Luigi Bersani per la riforma sulla giustizia (vi ricorda qualcosa in questi giorni?). La stessa organizzazione che è costata cara a Jean Paul Assange, caporedattore di Wikileaks, costretto all’esilio politico in Ecuador dopo aver pubblicato semplici verità su questo massonico e corrotto New World Order. (Per la cronaca Assange è stato anche accusato di molestie e stupri sessuali, casi estranei e tutti da verificare sul piano politico ma utili per infangare la sua persona).

Insomma un mondo di bugie controllato dall’occhio attento dei governi centrali. Un mondo chiuso in se stesso che non si evolve ma che si cerca di difendere con i metodi più meschini. Un mondo che inevitabilmente finisce per creare leggende e “nuovi eroi” come per esempio Anonymus, l’organizzazione globale di singoli hacker che agendo in modo coordinato e con un unico obiettivo riesce a infiltrarsi nei siti di tutte le aziende, i ministeri o organizzazioni con scopi non eticamente corretti, inviando messaggi politici inneggianti alla “Rivoluzione “ e alla “Vendetta”.

Anonymus è entrata nei siti di Equitalia  accusata  di impiegare mesi, spesso anni, per le più banali notifiche, facendo così lievitare a dismisura gli interessi dovuti. È entrata nel sito del Vaticano per ben due volte, la prima per denunciare “l’ attività di censura e di anti-progresso nei confronti della medicina" e la seconda per sottolineare l’omertà di alcuni alti prelati riguardo i casi di stupro e pedofilia che hanno visto coinvolti molti esponenti della Santa Sede. Poi entra nei siti di Trenitalia e di Vittorio Sgarbi per denunciare rispettivamente  la soppressione di alcuni treni InterCity, a discapito di migliaia di pendolari e lo spreco di denaro per la realizzazione della TAV e le parole ritenute “mafiose” pronunciate  dal critico d’arte in occasione di una giornata del ricordo per i martiri della mafia.
 

Ma non solo Anonymus denuncia pubblicamente il Gruppo Enel poiché si batte contro i progetti idroelettrici in Guatemala e in Cile che sconvolgerebbero il clima con enormi ripercussioni globali e l'inondazione di 8000 ettari della riserva naturale dell'Amazzonia. Il gruppo inoltre sottolinea che nel caso della Guatemala i popoli della regione Ixil, dopo continui conflitti con la multinazionale italiana, hanno dovuto abbandonare le proprie terre. Anonymus entra nel sito della Polizia di Stato e si diverte e curiosare tra le mail degli altri ufficiali italiani. Anonymus, infine, entrando in più di 700 siti istituzionali israeliani  protesta  contro l'esercito di Tel Aviv che sferra quotidianamente nuove offensive contro il popolo palestinese. Durante gli attacchi è stato cancellato il database del Ministero degli Esteri.
 

Un mondo telematico, dunque, che crea “militanti politici invisibili”, nati semplicemente da un istinto reazionario contro i progetti di spionaggio e di dominio del mondo. “Militanti politici invisibili” che non si schierano in prima fila mettendoci la faccia ma che nonostante tutto offrono comunque l’occasione per riflettere sulle atrocità di questa civiltà Occidentale. “Militanti Politici Invisibili” che forse andrebbero uniti a quelli che già costruiscono sulle macerie della strada  per creare una sinergia tale da rovesciare questo Invisibile Nuovo Ordine Mondiale che certamente adesso ci sta osservando.