sabato 6 luglio 2013

Il Problema dell'Immigrazione Clandestina

Una delle principali cause di impoverimento sociale,culturale ed economico è quel macchinoso ingranaggio infernale dell’immigrazione illegale che riversa tutte le sue negatività nelle popolazioni coinvolte,siano esse ospiti che ospitanti;mentre invece,unici beneficiari di questo sistema neoschiavista formato da apolidi e diseredati in cerca di fortuna sembrano essere le solite oligarchie istituzionali che mascherando i propri interessi economici,religiosi e ideologici dietro a false politiche d’accoglienza non fanno altro che fomentare i rancori e alimentare quella guerra tra poveri che sfocia inevitabilmente in dinamiche multirazziste.


Esempio di una nazione che non ha più il controllo dei suoi cittadini,siano essi  immigrati legali o illegali che italiani,è l’episodio successo il mese scorso a Milano quando un ghanese  ha ucciso un uomo a colpi di piccone e ,cosa più grave oltre l’episodio in se, è risultata essere esplicata nelle varie dichiarazioni di politici e giornalisti che ancor prima di qualsiasi perizia psichiatrica hanno definito l’assassino un povero folle malato.Riguardo la sua vita fino a prima dell’episodio non si sa nulla,un vero fantasma,l’unica cosa certa è che avesse solo gravi precedenti e quello più grave ancora è che il lassismo di magistrati incompetenti  intrecciati in una folle burocrazia abbia lasciato correre i suoi precedenti  e non abbia invece provveduto alla sua immediata espulsione prima che si arrivasse al peggio.
Posto il fatto che la violenza di Kabobo,questo il suo nome, non rappresenta l’intera comunità degli immigrati è pur vero, però che l’immigrazione clandestina è per la maggior parte criminogena e il mistero che circonda il soggiorno italiano di questo criminale ne è la testimonianza. Quello che è successo a Milano da parte del ghanese può anche  essere considerato frutto di un raptus isolato, ma il contesto in cui tale tragedia si è consumata verte intorno a quella concezione  dell'immigrazione sfruttata sottoforma di  importazione di forza lavoro senza diritti; il tutto mascherato da una finta accoglienza caritatevole.
La cosa più grave è la devastante  deregulation per cui sta irresponsabilmente spingendo il ministro Kyenge, che al di là della retorica buonista porterebbe solo al far-west sociale e  alla completa realizzazione dello sciagurato modello multi razzista attraversoil quale la strategia globalizzativa annulla il concetto di sovranità culturale e identitaria.
Da un punto di vista etico e morale infatti la proposta del suddetto ministro di cambiare le leggi che regolano la concessione della cittadinanza ai figli degli immigrati,ovvero da un originario principio di jus sanguinis all’introduzione dello jus soli,sta a dimostrare per l’ennesima volta l’affermare delle istanze cosmopolite di frange politiche progressiste apparentemente perbeniste all’interno delle istituzioni che contano. Lo jus soli rappresenterebbe quell’individualismo e quella disintegrazione identitaria  voluta e sostenuta che ridurrebbe la nazionalità in una mera etichetta da attaccare e cambiare a proprio piacimento.
In Europa,da secoli,esiste quel legame che ha tenuto salde intere generazioni fondato sul principio di jus sanguinis che rischia ,dietro false concessioni umanitarie, di sfaldarsi e scadere in un incalzante razzismo,come se la cittadinanza fosse un regalo da concedere a chi non è nato italiano per potersi innalzare al nostro livello.

1 commento:

  1. Le migrazioni sono protagoniste della nostra era. Immensi e fertili territori perdono demografia, mentre bande di violenti imperversano depredando chi rimane. Quale risorsa collettiva può nelle migrazioni? Quale per i singoli? Il "lavoro minorile" e i “bambini soldato” sono fenomeni indotti dall’abbandono territoriale degli adulti. Perché la filantropia occidentale tollera la fuga dalle responsabilità civili, quando avvengono tra i “poveri”? Perché "amare il nemico" si rivela il fallimento più eclatante del cristianesimo? I progetti economici possono riuscire dove le demografie sono costantemente instabili? Interrogativi che cercano risposte in un pianeta dove le negligenze umane guadagnano ineluttabilmente la punizione.
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