domenica 5 febbraio 2012

“Equitalia”: usura senza limiti

È proprio il caso di dirlo: al peggio non c’è mai fine.
Lo sanno bene l’Italia e il suo popolo, ormai da decenni non sovrani a livello politico ne tantomeno a livello monetario. Da anni succubi di un potere corrotto e usuraio. Da mesi soggetti ad una delle più difficili manovre finanziarie di tutta la sua recente storia. Coinvolti ormai in un circolo (oppure semplicemente sistema, se preferite) vizioso e viziato che li vede in perenne stato di umiliazione e subordinazione dinanzi ai grandi banchieri della Terra.
È un vero e proprio incubo. Difficile da superare e da conoscere. Composto non solo di provvedimenti rigidi del governo ma anche di vili sotterfugi statali atti a diffondere ormai povertà e disperazione.
Uno di questi è Equitalia. Per chi non lo sapesse è un ente statale con l’importante funzione di riscossione dei tributi e delle tasse dei privati cittadini rimasti insoluti. A primo impatto, uno di quegli organi necessari per la crescita e la moralità di una nazione. Ad analisi più approfondita, però, una perfida usura legalizzata. Si, proprio così. Perché per chi non lo sapesse, Equitalia pretende in un arco di tempo (solo ultimamente definito, che va dai 60 ai 90 giorni) il pagamento delle tasse mai pagate con l’aggiunta di interessi salati. Non  solo. Negli ultimi anni, per esempio, i tassi di interesse sono cresciuti a dismisura in esatta corrispondenza con l’aumentare della crisi economica e l’aumento del tasso di disoccupazione. Inoltre se non si paga entro il definito termine quella tassa, si incorre nel rischio di pignoramento dei beni immobili e mobili che formano il patrimonio economico di un privato cittadino.
Se al peggio non c’è mai fine (come detto all’inizio dell’articolo) anche alla viltà non si pongono limiti. Equitalia, esemplare frutto di una società materialista, capitalista e consumista, pur di non permettere il saldo delle multe si permette anche il lusso di rallentare ogni singola volta la conclusione delle pratiche amministrative. Cioè, fa passare molti più giorni possibili, causa una nefasta burocrazia che ormai ci opprime e soffoca, prima che il cittadino paghi il dovuto (con l’interesse, non dimenticatelo). Perché? Semplice, più passa il tempo più aumenta l’interesse.
Shylock, il celebre mercante di Venezia, in confronto è un modello d’onestà.

Come è facile immaginare, nessun parlamentare, nessun magistrato, nessun organo di informazione di massa (salvo rarissime eccezioni) ha mai posto all’attenzione dell’opinione pubblica il fenomeno. Si preferisce, al contrario, denunciare gli attentati incendiari e intimidatori effettuati da astratte sigle anarchiche contro le sedi dell’ente sotto nostro giudizio. Bombe e minacce casualmente inviate nel momento in cui vi è una raccolta firme (che sta avendo ottimi risultati in tutta Italia) per mettere fuori uso Equitalia. Oppure se ne parla nel tema della lotta all’evasione fiscale, facendola passare come legittimo metodo di riscossione.
Curioso, inoltre, analizzare il caso più famoso di usura perpetrata da Equitalia ai danni dei cittadini italiani. Stiamo parlando di un anziano malato di Alzheimer che per non aver saldato una multa di 63 Euro, causa ovvi motivi di salute (non economici), ha perso l’abitazione quotidiana. Sotto giudizio della magistratura, questo caso non sappiamo ancora come andrà a finire.
Dal canto suo, infine, la classe politica, oltre che appoggiare ideologicamente l’operato di Equitalia ( riguardo sono interessanti le parole di Mario Monti:”Equitalia ha svolto e svolge il suo necessario compito nel rispetto delle leggi”) nell’ultima manovra (anticrisi) ha anche stanziato un pacchetto di cinquanta milioni di euro per migliorare il sistema di riscossione dell’ente. Non solo, ha anche abbassato la soglia minima (prima di ottomila, adesso di cinquemila Euro) per l’esproprio di un immobile.
Insomma, in un periodo di grave crisi economica, dove i grandi padroni al governo ci impongono rigide manovre per ridurre fantomatici debiti, lo Stato ha smesso anche di svolgere al sua funzione primaria sotto il profilo giuridico: tutelare il cittadino. Immersi, poi, nella demagogica lotta all’evasione fiscale si è soliti pensare che un usuraio è meglio di un debitore. Chissà questo cappio quanto potrà ancora stringere …

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