venerdì 4 gennaio 2013

C’è chi fa, e chi antifà!

Siamo succubi di una deforme attività di diffusione di notizie, contraria ad ogni etica professionale, a tal punto da ignorare tutte le cose oneste, compiute in buona fede.
Fine novembre è stato un periodo caldo. Lo è stato per tutti quelli che, in buona o in cattiva fede, hanno deciso di fare politica.

Il 24 novembre si è tenuta la manifestazione nazionale di Casapound Italia. Un giorno prima è stata la volta di un’iniziativa locale, che ha visto impegnati i militanti di Sempre Domani Roma a fianco dei cittadini del IX municipio in una fiaccolata silenziosa per le vie del quartiere tuscolano.
In ordine di clamore, è stato certamente lo spostamento di un corteo programmato, autorizzato, pubblicizzato, a distanza di pochi giorni (ma forse sarebbe meglio dire ore) dall’inizio dello stesso.
Si perché, mentre la campagna pubblicitaria della manifestazione nazionale era già partita, pronta a radunare migliaia di simpatizzanti e militanti sotto le bandiere di Casapound Italia, i pennivendoli preannunciavano un clima di guerra nelle strade di Roma, in vista delle molteplici (fosse vero) iniziative speculari organizzate dagli antifascisti – militanti. Questi ultimi hanno di fatto organizzato un contro-corteo che si sarebbe mosso assieme a quello di Casapound, proprio per ribadire una presunta ostilità di Roma nei confronti del movimento stesso.
In sintesi poiché tutti conosciamo i fatti, per come sono andati-, Casapound è stata costretta, a rinunciare alle vie del centro per spostare il proprio corteo in una zona più a nord della città, in una fiumana ponderata di cittadini di tutta Italia che da Piazza Mazzini è giunta fino a Ponte Milvio.

Si temevano scontri, eppure non c’è stata una sola situazione violenta, il clima durante la
manifestazione è stato gioioso, vivo, attivo. La partecipazione altissima, nonostante elicotteri e polizia scortassero il corteo. Nonostante giornalisti abbiano infamato non tanto Casapound in sé, quanto piuttosto coloro che hanno partecipato, dicendoli “soggiogati” ad un non meglio precisato “obbligo di sventolamento”, oppure a quello di dover “marciare” come si trattasse di una nostalgica commemorazione.

In faccia agli sciacalli mediatici e non, si è risposto con il silenzio dato a chi, dipendente fazioso e servile, sarebbe stato pronto a “ricamare” su qualsiasi affermazione dei singoli militanti.
In parallelo, esattamente un giorno prima (il 23/11), la fiaccolata organizzata da Sempre Domani Roma ha avuto il suo indubbio riscontro. Si è denunciato lo stato di abbandono del quadrante di via Assisi in relazione agli eventi di cronaca che lo hanno interessato. La fiaccolata è stata una tappa che ha voluto portare in strada il dissenso denunciato da più di un anno dal comitato cittadino e dall’associazione stessa. Tutto anche in questo caso è avvenuto nel migliore dei modi: alta partecipazione, sfilata pacifica ed ordinata, scevra da ogni speculazione politica. Nonostante ciò, nonostante il fatto che l’unica realtà politica che da più di un anno denuncia i fatti che lo vedono coinvolto, ospita trasmissioni televisive nella propria sede, propone incontri con i rappresentanti delle istituzioni e collabora nel progettare rimedi concreti ai disagi dell’area; blogger paventatisi indipendenti, ma poi di fatto spalleggianti chi, nel quartiere ha parte delle responsabilità per le condizioni dello stesso, ecco imputare all’associazione di generare degrado affiggendo locandine per promuovere la fiaccolata stessa !

Come se il problema fosse la locandina, che santifica le battaglie in favore dei cittadini condotte da anni. Come se il degrado che porta la gente a subire aggressioni tali da finire in coma, che porta i negozianti ad abbandonare l’area fosse causato dai manifesti di Sempre Domani.
Si riscontra, nel rispetto delle proporzioni, un parallelismo –questo sì estremo- tra quanto è accaduto a Casapound e quanto a Sempre Domani Roma. Il parallelismo è dato dal fatto che mentre gl’altri tacevano, gozzovigliavano nei loro prodotti “politici”, questi gruppi militanti agivano, denunciavano fatti, proponevano soluzioni.  

Avanti tutta, fino alla vetta, ed ancora più su !


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