domenica 12 giugno 2016

Non si fermerà la marcia. Nel ricordo di Luigi Guardiera...

Chi ha mai sentito parlare di Luigi Guardiera? Pochi. E allora ve lo spieghiamo noi per ricordarlo con giustizia: Luigi era un giovane ventitreenne francese, militante del Front National ucciso la notte del primo Maggio 2016 con La sua unica colpa di appartenere al più grande partito della destra francese il "Front National" . Aggredito in un parcheggio di una discoteca a Tarbes. Era talmente innamorato della sua patria che aveva il desiderio di arruolarsi nell’esercito francese.

"Stranamente" in Italia sotto campagna elettorale nessuno ha avuto il coraggio di ricordare questo ragazzo innocente ucciso da vigliacchi servi del sistema. Ma d'altronde cosa aspettarci da chi ha taciuto riguardo gli assalti ai banchetti elettorali di Casapound che hanno portato al ferimento di un ragazzo disabile e di una donna? Per i ridicoli e corrotti media italiani è più importante parlare del "coraggio" di una donna nera che fa il pugno chiuso davanti un corteo di nazionalisti svedesi. Ma il povero Luigi era un patriota e forse questa qualità non è ben vista dalla stampa. E da una parte è anche motivo di fierezza. Va aggiunto, inoltre, in questo caso che anche l’Europa è complice Sempre pronta a sputare sentenze senza sapere cosa c’è dietro un movimento radicale. La stessa Merkel giura che ce la metterà tutta per fermare l’avanzata del Front National sulla scena politica francese.


Tre anni fa perse la vita un militante antifascista francese e tutta la stampa scrisse di tutto contro chi aveva provocato la morte. Addirittura tutta la classe politica si espresse su quella vicenda. I colpevoli erano appartenenti ad un movimento nazionalista. Secondo loro però! Perché poi si scoprì che il giovane ragazzo era morto per scontri causati dagli estremisti di sinistra. Il solito discorso dei due pesi e due misure. Troppe anche in Italia sono state le morti "coperte". Siamo abituati,non dovrebbe essere cosi. E durante questa campagna elettorale nel nostro Paese abbiamo sentito le migliori promesse,ma nessuna parola è stata spesa per ricordare una vittima innocente. Giustamente non avrebbe fatto guadagnare voti una presa di posizione forte in merito.






C’è chi invece chiude le proprie campagne elettorali in posti come Acca Larentia, luogo simbolo per tutti i camerati che vogliono ricordare non solo i tre ragazzi caduti quel maledetto 7 gennaio 1978, ma tutti quei martiri che hanno sacrificato la propria vita per un ideale. Noi come comunità militante ci sentiamo in dovere di ricordare Luigi perché rappresenta anche la nostra scelta. Una scelta scomoda per molti. Ci sentiamo tutti Luigi Guardiera. Anche noi vogliamo fare una promessa a questo punto, ma non una promessa elettorale bensì un giuramento di lotta: NON SI FERMERA’ LA MARCIA!

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