martedì 29 novembre 2011

I Black Bloc. Chi?

Fa, solitamente, sempre piacere vedere le proprie piazze gremite di persone che con fervore manifestano la propria idea. Specie in un periodo nel quale il popolo italiano è vittima di una corrente nichilista fuori dal normale. È motivo di gioia in quanto testimonia la vitalità di una nazione che vuol partecipare alla vita politica del paese. È simbolo d’amore e passione.

Fa, invece, letteralmente ribrezzo quando il “popolo”(senza una vera identità, mischiato di liberali, comunisti, anarchici, pacifisti, riformisti, modernisti ecc. , ecc.) non solo si limita a ignorare i motivi e i relativi responsabili che l’hanno portato a protestare (facendola cadere nel ridicolo e prestandosi ad una strumentalizzazione di enorme portata), ma addirittura si spinge oltre i confini del reale distruggendo materialmente proprietà private di comuni e innocenti cittadini. È simbolo di stoltezza.

Il primo caso che abbiamo descritto, in Italia, è ormai più unico che raro. Il secondo è molto più frequente. L’ultima conferma per esempio è arrivata il 15 Ottobre 2011 a Roma.

L’occasione? La manifestazione internazionale degli uomini e delle donne che si oppongono al potere capitalista (nel nostro paese sinonimo di Berlusconi): gli indignati. Ovviamente, causa l’enorme ignoranza politica ormai diffusa nel bel paese (superiore a quella estera, che comunque è riuscita a portare sorprendentemente in piazza decine di migliaia di persone), gli unici a provocare disordini a livello pubblico sono stati proprio i manifestanti italici. A fine protesta, dopo ore di scontri con le forze dell’ordine, si contavano danni per migliaia di euro (sia per strutture statali che per beni privati), pochi arresti e numerosi feriti.

I responsabili? I Black Bloc. Chi? I Black Bloc.

Cercando su internet, sono “solamente” dei facinorosi anarchici senza un’organizzazione gerarchica (ovviamente) che in occasione delle manifestazioni popolari sfogano il loro dissenso al mondo globalizzato. Sono stati i protagonisti degli scontri al G8 di Genova e hanno partecipato singolarmente anche ai disordini provocati in Val Di Susa contro il TAV.

Premesso ciò, sorgono spontanei alcuni interrogativi: possibile che esistano individui che manifestano la propria idea solo quattro - cinque volte ogni dieci anni? Se si, Perché? Dove si incontrano prima delle proteste? Quali ideali propugnano? Perché le forze dell’ordine non riescono a individuare questi soggetti e li fermano preventivamente?

Nessun articolo, nessun commento, nessun comunicato ha mai sedato la nostra sete di conoscenza. Inoltre lo spettacolo offerto successivamente alla manifestazione dalla giustizia italiana e dai mass media nazionali, ci lasciano più di una perplessità. In primis perché questi meschini personaggi rimangono impuniti in quanto non giudicabili da un sistema normativo inefficiente e basato sulla reticenza. E in secondo luogo perché giornali, radio e televisione hanno giocato fino ad oggi a nascondere la reale identità di questi criminali, inventando questa fantomatica squadra d’assalto chiamata Black Bloc (ovviamente per mascherare i soliti noti, cioè coloro che della violenza, dell’ipocrisia e dell’ignoranza ne hanno fatto il proprio cavallo di battaglia)

Passato, comunque, un mese da quel famigerato corteo la situazione politica italiana è cambiata: oggi a Palazzo Chigi vi è seduto Mario Monti, noto banchiere della Goldman Sachs, anziché il tanto odiato Silvio Berlusconi. Chissà che ne pensano gli indignati e i black bloc ….

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