martedì 3 gennaio 2012

Ai Posteri L'Ardua Sentenza

È notizia di giorni fa : ci saranno nuove imposte che graveranno sulle famiglie italiane. Aumenti di luce e gas, del pedaggio ai caselli autostradali e nuova “tassa sulla fortuna” . Una continuazione coerente con la vergognosa manovra finanziaria del governo Monti approvata a Dicembre. Insomma, il miglior modo per cominciare un nuovo anno.

Ma bisogna risanare il debito pubblico. Bisogna pareggiare il bilancio. Bisogna salvare l’Italia e l Euro. È quello che ci dicono i giornali, i media, i grandi intellettuali di regime. Che significa però ancora non ce l’hanno spiegato. Nonostante articoli, interviste, conferenze dedicate ai provvedimenti del governo Monti, nessuno ha mai ancora dato un quadro generale dell’economia Occidentale. Cioè nessuno ha mai spiegato concretamente che significa salvare una moneta. Perché siamo in crisi. A chi andranno i nostri soldi. Ma sopratutto perché è stato nominato premier , senza il consenso del popolo “sovrano”,un banchiere di nota fama per effettuare qualche drastica ma elementare manovra. Ma si fa passare ancora, alla luce di tutto ciò, questa nomina come l’unica possibile salvezza al default. In una parola: demagogia.
Così siamo di nuovo a spiegare la situazione italiana, europea ed atlantica ancora una volta secondo la nostra visuale. L’unica angolatura chiara e concreta. L’unica che da risposte precise.
Partendo dalla base bisogna sottolineare ancora una volta che la nostra nazione e il nostro popolo non sono sovrani a livello monetario e politico. Cioè: la nostra moneta non la stampa il nostro paese ma viene prestata da banche centrali private (che vogliono ovviamente indietro enormi interessi) e l’attuale sistema ci concede la votazione di alcuni meschini politici che rispondono però a poteri finanziari ben al di sopra di loro. Quindi in questa astratta ma reale scala gerarchica: noi votiamo solo i camerieri di chi in realtà ci comanda. Quando il vero regime decide di lanciare direttive, i nostri politici o obbediscono o si fanno da parte o vengono boicottati. In questo ultimo caso i mezzi e gli strumenti a disposizione dei padroni sono: la finanza (con i relativi attacchi globali alle borse), i media e i giornali.  Con queste brevi e semplici affermazioni,quindi, abbiamo chiarito molti punti: siamo in una profonda crisi perché alla finanza mondiale non andava bene il precedente governo ( a riguardo viene incontro a questa nostra tesi la presunta telefonata della cancelliera tedesca Merkel al presidente della Repubblica Napolitano nella quale si chiedevano le immediate dimissioni del premier Berlusconi) e l’attacco alle borse è stato tanto unitario (da parte quindi di tutto il mondo Occidentale intero) quanto devastante. Inoltre salvare l’Euro significa salvare il debito, cioè concedere alle nazioni altri prestiti ed effettuare altre manovre contro le “ricchezze” del popolo e delle singole nazioni. I nostri sacrifici economici andranno ovviamente nelle mani di una ristretta casta di banchieri e Mario Monti è stato nominato premier proprio perché la nostra politica, atta a salvaguardare la sua posizione moderata e a non perdere il proprio elettorato si è rifiutata di effettuare i provvedimenti dettati dalla finanza mondiale.
Ad ulteriore supporto alla nostra teoria sull’attuale situazione di schiavitù monetaria e politica in cui soggiacciono la maggior parte delle nazioni del mondo Occidentale (le più ricche son quelle anche più obbedienti) vengono incontro le rivolte popolari e socialiste avvenute in Ungheria contro il FMI e la BCE, in Ecuador dove il debito pubblico è stato giudicato come illegittimo da governo e popolo stesso e in Islanda dove gli abitanti dell’isola del Nord Europa hanno chiesto e ottenuto l’arresto dei banchieri accusati di essere l’unica causa alla crisi economica del paese.

Con la fervida speranza che il popolo italiano si svegli (capendo in realtà il proprio status non di certo libero), creda (volgendo la propria fiducia alle realtà alternative politiche e sociali non vittime del morbo partitico) e lotti (unendosi quindi alle già numerose voci social rivoluzionarie). Un quadro dunque, noi ve lo abbiamo fornito. E tesi contrarie ancora non le abbiamo ne viste ne sentite.
Ai posteri l’ardua sentenza …. 

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