Egli è definito uomo di sinistra ma anche colui che
ha ridato dignità agli strati più poveri e disagiati della popolazione , ha
poggiato la sua azione di governo su un ideologia del tutto nuova,
“bolivariana”.
Dopo aver fondato un movimento interno alle forze
armate il Comandante tentò un colpo di stato nel ’92 che però gli fece
guadagnare due anni di prigione, fino ad arrivare alla guida del Venezuela nel
1999.
Chavez nei suoi 14 anni di governo ha proiettato dal
Venezuela in tutto il mondo una grande luce di speranza in un momento particolarmente
difficile per l’umanità. Tutto ciò è stato possibile grazie al raggiungimento
materiale di quell’idea di Stato Sociale, tanto decantato dagli Stati Europei,
in particolare avviando il processo di nazionalizzazione delle risorse del
paese, sottraendole allo sfruttamento delle grandi potenze internazionali
statunitensi, riportando finalmente le
ricchezze petrolifere ad essere distribuite con giustizia.
E’ l’uomo che ha ridato la terra ai contadini
supportandoli con attrezzature, strumenti e diffusione di tecniche e conoscenze
agricole per rendere i beneficiari autonomi ed evitare che le terre rivenissero
vendute ai vecchi latifondisti.
E’ colui che attraverso l’assistenza pubblica ha
ridato dignità agli strati più poveri della popolazione diminuendo la povertà
media dal 50,5 % al 23 % per poi arrivare a quella estrema dal 23 % all’8 %
attraverso le sue
missioni sociali come la “
Attraverso queste reali e concrete missioni in
Venezuela l’analfabetismo è sconfitto, la sanità di base è garantita, la casa è
un diritto. Le istituzioni sono al servizio del popolo e della sua sicurezza
alimentare medica ed educativa.
Il salario in Venezuela è il secondo più alto
nell’America Latina, la bolletta del gas è la più economica del mondo e
l’elettricità è di 1,5 € al mese.
In politica estera ha stretto rapporti con Cuba,
Iran e Cina diventando così il nemico numero uno del governo di Washington che
include il Venezuela nei cosiddetti “Stati non allineati” o meglio detti “Stati
canaglia”.
Il suo amore per il proprio popolo unito al suo
carisma diedero il via ad un esperimento di riunione Sudamericana attraverso il progetto ALBA (Aletrantiva
Bolivariana para America Latina y el Caribe) l’UNASUR (Unione delle nazioni
Sudamericane) facenti parte oggi Brasile, Nicaragua, Bolivia, Ecuador, Uruguay,
Argentina. Lo scopo primario era di creare reciproca solidarietà economica e
politica tra i vari Paesi sudamericani, così da poter contrastare il peso
colonialista e imperialista nord americano che continuava e continua a
schiacciare con le sue politiche l’intera popolazione, svilendo il concetto di
Sovranità e indipendenza Nazionale.
Però se tutto questo ha voluto dire amore per il
proprio popolo, a livello internazionale ha accresciuto i suoi nemici, che per
interessi economici, politici e sociali, hanno definito
quest’uomo un dittatore fino forse a desiderarne l’eliminazione,
fregandosene e nascondendo tutto il bene donato alla sua terra calpestando ogni
codice etico, morale e universale.
Chavez lascia alla sua terra, all’interno del
Sudamerica e al resto del mondo il suo esempio di misura anti-imperialista, un
collante per diverse entità politiche da prendere come esempio.
Come spesso accade però volendo uccidere un uomo scomodo hanno involontariamente creato un mito.
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