domenica 16 giugno 2013

L'Italia di Napolitano e Letta: Noi ve l'avevamo detto

Sono passati quasi quattro mesi dalle elezioni politiche svoltesi in Italia. Il risultato scaturito è stato ancora una volta la sconfitta del popolo italiano,elettori ancora una volta divisi abbastanza equamente tra pdl e pd con un’altra eguale parte illusa dalla finta rivoluzione grillina. E ancora più inquietante è stato il tempo atteso per la formazione del nuovo governo. Come già ci si poteva immaginare si è dato vita al governo di larghe intese tanto voluto da tutti i politici. Voluto perché insieme si può ancora illudere il cittadino italiano!

A capo di tutto c’è l’uomo della provvidenza,colui che salverà il nostro Paese,Giorgio Napolitano,la persona che è stata voluta dal popolo italiano,il simbolo della rinascita. Belle queste ultime parole,di vero purtroppo c’è solo il cognome Napolitano,il resto è tutta una barzelletta. Ci sono volute un bel po’ di votazioni per eleggerlo,ma alla fine è stato di nuovo riproposto come Capo dello Stato. E allora chi mettere come Presidente del Consiglio? Sicuramente un volto nuovo della politica,un giovane in grado di cambiare il Paese…Enrico Letta,classe 1966,toscano è l’ennesimo esempio di un Presidente del Consiglio non di certo voluto dal popolo.

Ebbene la coppia Napolitano-Letta è alla guida del nostro Paese. Esultano le banche sotto i continui appelli di “Re Giorgio” che invoca il loro aiuto per la ripresa economica dell’Italia.
Anche se una buona parte delle colpe è del cittadino italiano che si è rimesso in fila a votare la solita vecchia classe politica, dispiace lo stesso essere presi in giro con questa scelta di presidenza. Ecco a voi quindi la creazione del “nuovo” governo centrodestrasinistra. Un governo che sicuramente proverà a privatizzare quel poco che è rimasto di proprietà pubblica come Eni e Finmeccanica e che sicuramente sarà soggetto a politiche liberiste da parte della Bce. Rappresenta la giusta continuità con il suo predecessore Monti e proprio come quest’ultimo sarà pronto a svendere la nostra economia nazionale.
Insomma si chiama governo di larghe intese ma chi controlla e regola tutto è l’alta finanza che c’è al di sopra. Il potere politico è in mano alla già troppe volte citata Troika che muove le economie dei Paesi dell’Eurozona. La Bce ordina e i Paesi eseguono! In poche parole tutte le politiche monetarie vengono decise da organismi esterni alla comunità nazionale,si scavalca l’opinione pubblica e viene perciò a cadere il concetto di democrazia tanto caro ai benpensanti.
La teoria economica imposta dall’alto ovviamente giova ai gruppi di potere “prescelti” e come in una piramide vengono interessati anche funzionari e tecnici un gradino più in basso. L’ultimo strato,quello che deve sopportare tutto e che viene colpito dalla crisi è il popolo. I Paesi più forti vincono e i più deboli perdono. Questa è la giustizia sociale che tanto si decanta,siamo tornati indietro invece di andare avanti,è tornata la legge della giungla. E’ morta qualsiasi velleità etica dello Stato.
E siamo quindi avvolti dalla crisi che si espande a macchia d’olio in tutta Europa,e non mancano purtroppo gesti estremi che enfatizzano quanto di negativo si respira nell’aria. Succede quindi che il Preiti di turno decide di recarsi davanti Palazzo Chigi,impugnare la pistola che aveva con se e fare fuoco contro due carabinieri presenti in quel momento. Quei proiettili che vanno a colpire uno Stato che negli ultimi anni è stato assente. Ma se il male si estirpa dalla radice allora quel proiettile avrebbe dovuto colpire  tutto quel mondo virtuale delle banche e della finanza che governa sopra le nostre teste.
E in mezzo a questi poteri forti della finanza naviga già da tempo il signor Enrico Letta e a poco
servono elezioni politiche per eleggere i rappresentanti dello Stato se poi la maggioranza delle decisioni legislative sono decise dall’Unione Europea. Quindi cambiano i governi ma le linee da seguire sono sempre quelle di Berlino e Bruxelles. Enrico Letta seguirà le orme di suo zio Gianni, entrambi uomini della finanza. “Euro si: morire per Maastricht”,così titola un libro di Enrico Letta quindi possiamo sicuramente dire che a parole non ci sono dubbi di quale sia la politica che attuerà il nuovo Presidente del Consiglio,e i fatti seguiranno pari passo le sue parole.
Ma in fin dei conti il governissimo è sempre esistito,è dalla fine degli anni quaranta che la destra-sinistra si spartisce le poltrone e oggi puntualmente si ripresenta sotto il nome pd-pdl. Oggi è il governo BilderMerkel che comanda,è dall’esterno che ci dicono come vivere,dov’è andata a finire la sovranità nazionale? E allora bene abbiamo fatto noi, comunità di Sempre Domani, che, capito il gioco con largo anticipo, ha avviato una campagna contro il mondo delle banche e contro appunto la completa perdita di sovranità nazionale. La lungimiranza è una caratteristica che in pochi hanno e noi possiamo senz’altro dire”ve l’avevamo detto” ;senza essere tacciati di superbia.

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