lunedì 2 giugno 2014

Thomas Sterne Eliot, interprete di un'epoca


Provare a descrivere, con semplici parole, la personalita' disarmante di Eliot e' un compito assai arduo; la sua altissima coscienza artistica fa si che egli sia da considerare come uno dei poeti che piu' lucidamente hanno interpretato il XX secolo.

Nacque nel 1888 a Saint Louise, nel Missouri, da una famiglia trasferitasi nel Middle West, le cui origini americane erano legate al New England. Frequento' fin da giovane ambienti intellettuali assai vivi e stimolanti, che risultarono fondamentali per la sua formazione culturale. E' in questi anni che Eliot intraprende la conoscenza dei maggiori esponenti del postsimbolismo francese, dei metafisici ed attraverso la mediazione di Ezra Pound, degli stilnovisti, approfondendo il genio di Dante Alighieri. Dopo diversi spostamenti nelle principali citta' europee, si stabili' definitivamente a Londra, ottenendo la cittadinanza inglese nel 1927, convertendosi all'anglicanesimo e dedicandosi in modo definitivo all'attivita' letteraria. Nel 1948 gli venne conferito il premio Nobel per la Letteratura. Mori' a Londra il 4 gennaio 1965.

L'estro critico-poetico di Eliot assume una diversa connotazione nel momento in cui egli decide di convertirsi. Negli anni che precedono tale scelta, i suoi versi esprimono con estrema potenza un mondo privo di significato, in cui il crollo degli antichi valori tradizionali e' tale da impedire la rinascita di nuove certezze. Un mondo pienamente sintetizzato in quel poema considerato il suo piu' autentico capolavoro: "La terra desolata".


433 versi in cui la potenza linguistica si concretizza in immagini simboliche troppo spesso male interpretate dalla critica. Pietra miliare della poesia moderna, all'interno dell'opera confluiscono diversi aspetti del mito e della tradizione letteraria, della filosofia orientale, dell'antropologia, dell'ermeneutica e delle profezie bibliche: un sapere enciclopedico di straordinaria bellezza. Impossibile ignorare il grande contributo dato da Ezra Pound, al quale l'opera e' interamente dedicata. Pound, "il miglior fabbro", il lettore ideale, colui che non ha bisogno di alcuna spiegazione per comprendere l'alto significato di ogni singola parola, proprio colui che esegui' la "cesarea Operazione", ridimensionando il poema cosi' come si presenta allo stato attuale.
Con la conversione all'anglicanesimo Eliot sembra aver trovato una soluzione ai demoni che tanto lo hanno influenzato, invitando l'uomo all'umilta', al distacco ed al raccoglimento.

Propugna un metodo critico-poetico intriso di intelletto e sentimento. L'esperienza delle due guerre lo tocco' profondamente: per questo motivo cerco' di elaborare e dominare il caos generato da questi avvenimenti con la composizione di articoli e saggi critici, in cui la sua ideologia risulta sempre piu' conservatrice. Ma e' con "Tradizione e talento individuale" che Eliot esprime coerentemente la sua vera ed essenziale poetica. Il classicismo di Eliot e' lontano dall'impassibilita' dei parnassiani e dall'astratto intellettualismo di Valery. Per il poeta cio' che conta e' il senso storico che egli deve avere di se' e del proprio tempo: " la tradizione non e' un patrimonio che si possa facilmente  ereditare; chi vuole impossessarsene deve conquistarla con grande fatica. Essa esige che si abbia, anzitutto, un buon senso storico (...); avere senso storico significa essere consapevoli non solo che il passato e' passato, ma che e' anche presente." E dunque: " il presente, quando sia consapevolezza, e' consapevolezza del passato in un senso e in una misura mai raggiunta come consapevolezza di se'."

Classicismo e' dunque concepire il passato come premessa organica del presente. I temi del tempo e della salvezza ricorrono costantemente nelle opere del poeta: dall'incapacita' di agire all'essere successivamente coinvolto nelle trame del proprio essere. La meditazione sulla storia e sul rapporto del divino con essa rimarra' fondamentale in Eliot, fino a costituire nei "Quattro quartetti" la spiegazione finale della sua stessa poesia. La sua razionale scelta religiosa nasce dunque dalle ceneri dell'intelletto; il sentimento del tempo e' tale per Volonta' divina.


Dall'uso del correlativo oggettivo alle polemiche antiromantiche, dalla visione tradizionale ai rapporti con illustri maestri, dalle scelte radicali ai mutamenti poetici, Eliot e' e rimarra' culmine e principio della poesia moderna, fautore "dopotutto di un grande periodo letterario." (E. Pound)


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