giovedì 19 febbraio 2015

Nessuna censura: breve storia della Strage di Codevigo



Era tra il 30 aprile ed il 15 maggio 1945, quando a Codevigo, partigiani comunisti della brigata garibaldina, allora guidata da Arrigo Boldrini, eseguirono l’ eccidio di più di 365 fascisti italiani, o presunti tali. Così, il cuore della primavera del 1945, fu macchiata da una vera e propria “caccia al fascista”, portata avanti a suon di arresti, nel padovano, a tutti coloro che a loro parere erano fascisti. Centinaia e centinaia di uomini, che dopo essere appena tornati dalla guerra, vennero strappati dalle loro famiglie e brutalmente massacrati. La stessa fine fu preservata anche per coloro che, pur non avendo combattuto al fronte , avevano aderito alla Repubblica Sociale Italiana.

Le vittime di questa strage furono barbaramente massacrate e poi fucilate sulle rive del Brenta e del Bracchiglione per poi essere portati via dalla corrente del fiume. Altre salme furono trovate nei cimiteri nelle vicinanze,che oggi risiedono in un ossario costruito per le vittime della strage.

In ricordo dell’eccidio di Codevigo il 20 Novembre 2014 è uscito nelle sale cinematografiche, il film “Il segreto di Italia” diretto da Antonello Bellucco e con protagonisti Romina Power e Gloria Rizzato. Il film è costruito sul ricordo di Italia ,una donna ormai settantenne che torna dopo 55 anni a Codevigo per partecipare al matrimonio della nipote. Il ricordo atroce dell’incursione dei partigiani e della loro mattanza verso coloro che non condividevano il loro pensiero. Italia è protagonista di un’ amore non corrisposto verso il giovane fascista Farinacci Fontana, che denuncerà alle brigate garibaldine dopo averlo colto in intimità con Ada, una bella vedova fiumana. L’arresto per i due è istantaneo e la fine è la stessa : la morte. Il rimorso per Italia è atroce e abbandona con la sua famiglia Codevigo ,per poi ritornarvi per la prima volta dopo 55 anni.

Le critiche dell’ANPI non sono tardate ad arrivare , cominciando dalla richiesta del legale del figlio del
comandante Arrigo Boldrini di una copia della sceneggiatura prima dell’uscita del film, fino a definire fascisti Romina Power e Antonello Bellucco. In realtà, il film, vuol essere fedele ricostruzione del terribile eccidio di Codevigo, presentatoci tramite uno spaccato della situazione (la storia della tormentata Italia) in chiave romantica, ottenendo così una bella cronaca romanzata appetibile a qualsiasi tipo di pubblico. Per la cronaca, l’afflusso alle sale cinematografiche durante la proiezione è stato positivo. La verità non si può censurare

Nessun commento:

Posta un commento