giovedì 13 agosto 2015

Il Microcredito, Natura e prospettive

Come abbiamo potuto constatare nell' articolo precedente il microcredito si risolve sostanzialmente in uno strumento abbastanza efficace per la lotta alla povertà e all’esclusione finanziaria. Sempre in precedenza abbiamo visto che il microcredito è a tutti gli effetti un finanziamento che si basa solo ed esclusivamente su un rapporto di fiducia tra beneficiario ed erogatore, le uniche garanzie di restituzione del prestito sono quindi la sostenibilità e le potenzialità del progetto stesso che si sta andando a finanziare.

Favorire l’accesso al credito alle piccole imprese, che costituiscono la parte prevalente del tessuto economico, rappresenta un importante obiettivo per sostenere lo sviluppo della nostra economia, creare nuove opportunità di lavoro e contrastare l’esclusione finanziaria e sociale che interessa circa il 30% delle nostre imprese. La recente attivazione del microcredito operata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con il Decreto n.176/2014 rappresenta quindi per le microimprese un’importante opportunità. Con l’attivazione disposta dal M.E.F. il microcredito si trasforma in uno strumento ordinariamente offerto dagli Istituti bancari e inquadrato come strumento di sviluppo economico-sociale piuttosto che come solo strumento di “emergenza”.

Attualmente a livello europeo, così come a livello internazionale, non esiste una disciplina normativa specifica dedicata al microcredito. Il microcredito è stato solo oggetto di atti prodotti dalla Commissione e dal Consiglio europeo. Risulta tuttavia chiaro come nell’attuale contesto europeo sia senza dubbio fondamentale coltivare questa realtà costituita dai microfinanziamenti, strumenti assolutamente funzionali alla lotta alla povertà e con un ruolo importante per la nostra politica di sviluppo. Va ricordato che in Europa il settore del microcredito è ancora molto giovane ed è caratterizzato da una grande varietà di prodotti finanziari e non. Anche i tassi d’interesse praticati in ambito europeo sono molto diversi a seconda del Paese preso in esame. Il contesto normativo ed in particolare l’esistenza di leggi contro l’usura costituiscono le principali cause che giustificano l’applicazione di tassi d’interesse differenti.

Il contesto istituzionale attuale negli Stati membri non sempre permette al microcredito di svilupparsi in maniera favorevole. Nella realtà, spesso il microcredito non viene neppure preso in considerazione dalla normativa nazionale o comunitaria. La Commissione incoraggia quindi gli Stati membri ad adottare i provvedimenti necessari per creare un contesto giuridico, istituzionale e commerciale più favorevole allo sviluppo del microcredito. In tal senso viene perseguito l’obiettivo di creare un contesto che consenta lo sviluppo di organismi di microfinanza per tutte le tipologie di clientela. Nei paesi industrializzati, trattandosi di realtà più progredite, il microcredito, più che svolgere un ruolo di promozione dello sviluppo e della produzione, costituisce un elemento volto a ridurre l’esclusione finanziaria e le ineguaglianze sociali causate dagli squilibri del sistema economico e da politiche sociali non sempre ottimali. Il microcredito nel corso degli anni ha dimostrato di essere uno strumento dalle molteplici e differenti caratteristiche che ha fatto delle sue peculiarità la chiave per adattarsi in modo efficace ai diversi contesti sociali ed economici dei paesi di applicazione. Alcuni studiosi ritengono inoltre che tra microcredito sociale e microcredito per l’impresa esista una relazione di interdipendenza e di complementarità tale che si rende necessaria una trattazione unitaria delle due forme di credito, e che quindi per ottenere il massimo del risultato queste due forme di finanziamento vadano applicate insieme, senza che vengano scisse.

Alla luce di queste semplici constatazioni, che non presentiamo tanto come descrizione approfondita e dettagliata della questione ma piuttosto come analisi basilare dell’argomento, la considerazione finale che possiamo avanzare è in linea con il pensiero di molti esperti economisti che si sono schierati a favore di questa misura anticrisi del microfinanziamento. La microeconomia potrebbe essere una delle principali
ancore di salvezza per quest’Europa soffocata dalla disoccupazione, dalla crisi economica e dalle molteplici difficoltà organizzative che non creano altro che nuove lacune da colmare.

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