
Favorire l’accesso al credito alle piccole imprese, che costituiscono la parte prevalente del tessuto economico, rappresenta un importante obiettivo per sostenere lo sviluppo della nostra economia, creare nuove opportunità di lavoro e contrastare l’esclusione finanziaria e sociale che interessa circa il 30% delle nostre imprese. La recente attivazione del microcredito operata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con il Decreto n.176/2014 rappresenta quindi per le microimprese un’importante opportunità. Con l’attivazione disposta dal M.E.F. il microcredito si trasforma in uno strumento ordinariamente offerto dagli Istituti bancari e inquadrato come strumento di sviluppo economico-sociale piuttosto che come solo strumento di “emergenza”.

Il contesto istituzionale attuale negli Stati membri non sempre permette al microcredito di svilupparsi in maniera favorevole. Nella realtà, spesso il microcredito non viene neppure preso in considerazione dalla normativa nazionale o comunitaria. La Commissione incoraggia quindi gli Stati membri ad adottare i provvedimenti necessari per creare un contesto giuridico, istituzionale e commerciale più favorevole allo sviluppo del microcredito. In tal senso viene perseguito l’obiettivo di creare un contesto che consenta lo sviluppo di organismi di microfinanza per tutte le tipologie di clientela. Nei paesi industrializzati, trattandosi di realtà più progredite, il microcredito, più che svolgere un ruolo di promozione dello sviluppo e della produzione, costituisce un elemento volto a ridurre l’esclusione finanziaria e le ineguaglianze sociali causate dagli squilibri del sistema economico e da politiche sociali non sempre ottimali. Il microcredito nel corso degli anni ha dimostrato di essere uno strumento dalle molteplici e differenti caratteristiche che ha fatto delle sue peculiarità la chiave per adattarsi in modo efficace ai diversi contesti sociali ed economici dei paesi di applicazione. Alcuni studiosi ritengono inoltre che tra microcredito sociale e microcredito per l’impresa esista una relazione di interdipendenza e di complementarità tale che si rende necessaria una trattazione unitaria delle due forme di credito, e che quindi per ottenere il massimo del risultato queste due forme di finanziamento vadano applicate insieme, senza che vengano scisse.

ancore di salvezza per quest’Europa soffocata dalla disoccupazione, dalla crisi economica e dalle molteplici difficoltà organizzative che non creano altro che nuove lacune da colmare.
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