mercoledì 15 ottobre 2014

L’intervista de “Il Maestrale” al Movimiento Social Republicano





Nel numero corrente di Settembre-Ottobre “Il Maestrale” inaugura una nuova rubrica contenente le interviste fatte ai responsabili delle realtà politiche estere più vicine alla nostra comunità militante. Gruppi politici che si battono per la difesa della propria identità nazionale contro la massificazione Occidentale, che si battono per la sovranità economica e politica contro l’usura e la speculazione internazionale, che si battono per una nuova concezione di Patria distinta dai confini geografici. E poi che credono nel principio dell’autodeterminazione dei popoli, nel lavoro come soggetto e non oggetto dell’economia, nella famiglia naturale come cardine principale della società, nella lotta all’immigrazione clandestina che oggi assume sempre più i connotati di una vera e propria “tratta degli schiavi” .

Abbiamo cominciato intervistando Victor Catellanos, militante del “Movimiento Social Republicano” e responsabile della "Liga Joven” , che si è subito reso disponibile a rispondere alle nostre domande, atte a conoscere meglio le loro origini e le loro attività. Lo ringraziamo già da ora per l’esaustività delle sue risposte. Di seguito l’intervista integrale:

Ciao Victor, ti chiediamo subito una breve introduzione sul “Movimiento Social Republicano” e “Liga Joven”:

Ciao Ragazzi, vi ringrazio per l’intervista che ci avete concesso vista la possibilità di farci conoscere anche in Italia. È un piacere rispondere alle vostre domande. Allora, viste le necessità di riformare il nazionalismo spagnolo, che era incentrato su  posizioni immobiliste e nostalgiche del passato, sorge la necessità politica di dare un nuovo impulso per attualizzare il messaggio. L' MSR è un partito politico che iniziò il suo cammino nell'anno 2000 da parte di giovane gruppo di militanti che voleva unire gli sforzi per proporre una vera alternativa politica e rinnovata ai cittadini spagnoli, possibile, sincera e vicina al popolo. La “Liga Joven”, invece, nasce qualche anno fa in seguito all'inquietudine di un gruppo di giovani studenti, stanchi di vedere come il proprio futuro fosse ogni giorno più oscuro, e decidendo di fare un passo avanti e prendere lo stendardo della lotta studentesca e giovanile.

Perfetto. Quali sono state le vostre azioni principali e perché adesso la scelta delle occupazioni?

Per la prima volta in Spagna negli ultimi anni si decide di partecipare e unirsi a proteste sociali e studentesche che erano riservate solo a organizzazioni di estrema sinistra. Restituendo una coscienza sociale a un nazionalismo addormentato che fino ad allora si mobilizzava solo contro l'aborto o il terrorismo. Per quaranta anni le organizzazioni patriottiche hanno vissuto fronteggiate e ossessionate da un elettoralismo autodistruttivo, mentre la sinistra è andata prendendo la strada quartiere per quartiere, noi le abbiamo ceduto stupidamente questo spazio. Ispirati da movimenti come CasaPound Italia, si decide di adottarle ai nostri quartieri,dimostrando che con misure audaci e temerarie si è riuscito a entusiasmare e a far conoscere un programma politico e sociale diverso. Questa rottura per uscire dalla marginalità e dalla negligenza non è stata per niente facile, voleva dire far fronte tanto alla violenza antifascista, quanto a forti sanzioni di giudici, polizia e delle costanti campagne infamatorie da parte dei media. Pero gli stupendi risultati ottenuti ci hanno fatto apprezzare e fatto conoscere un discorso che fino ad allora era riservato solo ad i grandi partiti. I mass media quanto più diffamavano e mentivano, più promovevano il nostro progetto . Finirono per posizionare tutti gli indignati con le istituzioni alla nostra causa, mentre l'estrema sinistra si posizionava senza saperlo con il proprio Stato che diceva di odiare. Non solo si è riusciti ad uscire dalla marginalità al quale ci aveva condannato il sistema, ma anche a unire tutte le organizzazioni patriottiche fino ad allora combattute, restituendo l'entusiasmo a tanti camerati di trenta e quaranta anni che avevano smesso di militare stanchi dei costanti fallimenti elettorali.


Invece, per quanto riguarda i vostri progetti per la politica nazionale?

Riconquistare la strada, costruire una base sociale forte nella quale siamo carenti e che perdemmo per delle circostanze storiche del passato. Scommettiamo sulla mobilizzazione e l'attivismo sociale di rottura e d’avanguardia, che apra nuovi fronti e che cerchi una battaglia ideologica contro il sistema in tutti i suoi campi, creando comunità attraverso una solidarietà attiva, costruendo una società dentro la società individualista e senza valori. Perciò diventa necessario un partito strutturato e gerarchico che faccia da leader e apporti un messaggio dottrinario che sia portabandiera di un movimento tanto ampio e eterogeneo.

E cosa ne pensate degli ultimi avvenimenti di politica estera e qual è la vostra linea?

Siamo totalmente contro il Wahabismo Salafista della dittatura dell'Arabia Saudita e del Qatar che servono solo al progetto dell'imperialismo americano sionista che vuole solo dividere i popoli arabi fratturando la convivenza religiosa e politica per soddisfare i suoi benefici. È molto curioso che il fondamentalismo islamico sorga solo in zone ricche di importanti risorse energetiche come in Algeria, Libia Nigeria Siria o Iraq, come lo stesso accade in occidente con l'indottrinamento in Europa della dittatura tecnocrate che propone una doppia morale di condannare da un lato i governi legittimi di Siria e Palestina mentre appoggia la politica di Israele e EE.UU che sono gli unici responsabili di violenze dirette a destabilizzare diverse zone per mantenere la sua egemonia politica ed economica mediante la forza.

Che tipo di rapporti avete instaurato con le altre forze politiche spagnole?

Nel mondo di rovine in cui viviamo in cui a farla da padrona è la dittatura del denaro si sente la necessità di una rivoluzione che non coinvolga solo la destra e la sinistra. Tutte le organizzazioni che aspirano ad essere rivoluzionarie necessitano di una dottrina avanguardista critica e di "rottura" che non si deve confondere con le parole "ultra" e "radicale" come una parte dell'estrema sinistra e dell'estrema destra credono. Si deve trasmettere gradualmente una coscienza sociale e nazionale a tutti i settori dissidenti con il sistema. In Spagna come in Portogallo abbiamo una politica distinta, che non si può paragonare a nessuno stereotipo o cliché, quindi dobbiamo offrire una terza via alternativa che non è la sinistra o la destra liberale.

Ultima domanda: I vostri riferimenti politici in Italia? Avete in mente di collaborare con qualche gruppo italiano per battaglie comuni?

Senza alcun dubbio il nostro referente ideologico è Casapound, non solo perchè rappresenta valori estremamente positivi ma per il suo attivismo dinamico e creativo, molto costruttivo che non ha nulla a che vedere con posizioni populiste (per esempio sul tema immigrazione), ma abbraccia più questioni molto rilevanti che gli pone di fronte il sistema ( vero problema dell'attuale crisi mondiale). Per quella che è una società tanto globalizzata e internazionalista come l'attuale, sarebbe molto interessante coordinare delle campagne su molti temi che passano attraverso Bruxelles e Washington dove i mercati vogliono privarci della libera volontà dei nostri popoli.





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